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Rendering artistico di una cellula tumorale

Medicina Oncologica nel Cane e nel Gatto: Dalla Prevenzione alla Cura dei Tumori

ONCOLOGIA VETERINARIA DALLA PREVENZIONE ALLA CURA

Negli ultimi decenni, l’oncologia veterinaria ha compiuto passi da gigante nella prevenzione e nella cura dei tumori degli animali domestici, in particolare del cane e del gatto. Purtroppo, anche i nostri pet possono ammalarsi di cancro, ma l’attenzione sempre maggiore che l’uomo rivolge ai propri animali, unitamente alle sempre maggiori conoscenze e competenze in questo campo, sempre piu’ spesso consentono di intervenire precocemente e garantire ai nostri animali una migliore qualità della vita.

Contenuti


  1. [custom anchor="link" value="#1" text="Cosa è un tumore?"]
  2. [custom anchor="link" value="#2" text="Cosa significa stadiare un tumore?"]
  3. [custom anchor="link" value="#3" text="Quali sono i fattori predisponenti il tumore negli animali da compagnia?"]
  4. [custom anchor="link" value="#4" text="Quali sono i principali tumori correlati ai rischi ambientali?"]
  5. [custom anchor="link" value="#5" text="Quali sono i tumori più frequenti nel cane?"]
  6. [custom anchor="link" value="#6" text="Quali sono i tumori più frequenti nel gatto?"]
  7. [custom anchor="link" value="#7" text="Come prevenire i tumori?"]
  8. [custom anchor="link" value="#8" text="Quali procedure diagnostiche sono disponibili in oncologia veterinaria?"]
  9. [custom anchor="link" value="#9" text="Quali terapie oncologiche sono disponibili in medicina veterinaria?"]
  10. [custom anchor="link" value="#10" text="Oncologia veterinaria: un modello per la medicina umana?"]
  11. [custom anchor="link" value="#11" text="Palliative-care nel paziente oncologico: di che si tratta?"]


[custom anchor="target" value="1" text="Cosa è un tumore?"]

Cancro è una parola che sicuramente suscita molto timore, essa non si riferisce ad un'unica e semplice malattia, ma piuttosto ad un ampio numero di malattie che hanno tutte una caratteristica in comune: la crescita e la proliferazione incontrollata di cellule che si espandono oltre i loro confini anatomici normali.

Nei tumori maligni, queste cellule “impazzite” possono migrare attraverso il sangue e arrivare ad altri organi e tessuti, anche lontani dal tumore primario ed è così che si sviluppano le metastasi. 

[custom anchor="target" value="2" text="Cosa significa stadiare un tumore?"]

Cosi’ come in medicina umana, anche in oncologia veterinaria la stadiazione di un tumore è un punto imprescindibile dell’iter oncologico. “Stadiare” un tumore significa descrivere in maniera dettagliata le caratteristiche del tumore e la sua estensione ad altri organi. I sistemi di stadiazione sono specifici per ogni tipologia di tumore, ma in generale possiamo dire che tutti si basano su: dimensioni del tumore primario, coinvolgimento dei linfonodi e presenza di metastasi a distanza, cioè in organi lontani dal sito di origine del tumore. La stadiazione è fondamentale per improntare l’iter terapeutico più adeguato.

[custom anchor="target" value="3" text="Quali sono i fattori predisponenti il tumore negli animali da compagnia?"]

È ormai universalmente condiviso che il cancro sia una malattia genetica che si sviluppa a seguito di mutazioni genetiche multiple che si accumulano e che generano cellule “anomale”; queste non rispondono ai normali meccanismi di regolazione del ciclo cellulare, non invecchiano e non muoiono come fanno le cellule normali, ma anzi si moltiplicano in maniera incontrollata e si espandono determinando infine il tumore.

Cosi’ come accade nell’uomo, anche negli animali queste mutazioni possono essere causate da alcuni fattori predisponenti, ossia fattori che aumentano il rischio di sviluppare il tumore. I principali fattori predisponenti sono fattori ereditari e fattori ambientali, tra questi ultimi in particolare ricordiamo: fumo passivo, raggi ultravioletti (esposizione al sole), polveri sottili, inquinamento atmosferico, alcuni pesticidi, erbicidi e insetticidi, la vicinanza ad aree industriali/urbane, amianto etc.

Altri fattori predisponenti sono fattori ormonali, come ad esempio accade nello sviluppo dei tumori mammari delle femmine intere, o nel caso degli adenomi perianali dei cani maschi interi; entrambi esempi di tumori cosiddetti ormono-dipendenti. 

Alcuni virus, se contratti, possono predisporre allo sviluppo di tumori e tra questi ricordiamo: il Papillomavirus, Il virus della Leucemia felina e il virus dell’Immunodeficienza felina, questi ultimi in particolare aumentano il rischio che il gatto sviluppi Linfoma o Leucemia.

[custom anchor="target" value="4" text="Quali sono i principali tumori correlati ai rischi ambientali?"]

Negli animali è stata stabilita una forte correlazione tra l’esposizione alle radiazioni attiniche solari e lo sviluppo di alcuni tumori della pelle, in particolare l’Emangiosarcoma cutaneo nel cane e il Carcinoma squamocellulare nel gatto, soprattutto nei gatti a mantello bianco dove insorge nelle zone a pelo corto o glabre della testa, in particolare su punta delle orecchie, palpebre e piano nasale. 

Allo stesso modo, l’esposizione al fumo passivo (es. tabacco o sigarette fumate in casa) sembra aumentare il rischio di sviluppo del Carcinoma nasale nel cane e del Carcinoma squamocellulare del cavo orale nel gatto; inoltre, sembra esserci un rischio maggiore di sviluppare Carcinoma delle tonsille e Linfoma nei soggetti che vivono in ambiente urbano/industriale rispetto a soggetti che vivono in aree rurali, a causa dell’inquinamento atmosferico.

L’esposizione all’amianto è un fattore di rischio riconosciuto nell’uomo per lo sviluppo del mesotelioma. Studi condotti in medicina veterinaria hanno trovato residui di amianto in cani con mesotelioma, suggerendo che anche per il cane, l’esposizione all’amianto aumenta il rischio di sviluppare questo tipo di cancro. 

[custom anchor="target" value="5" text="Quali sono i tumori più frequenti nel cane?"]

Nel cane sono molto comuni i tumori cutanei, e il Mastocitoma è il più comune; alcune razze sembrano predisposte come Boxer, Bulldog, Carlini, Labrador e Golden Retriever, Cocker Spaniel, Schnauzer, Beagle, Weimaraner, Staffordshire Terrier, Shar-pei, anche se molto spesso si sviluppa nei cani meticci. 

I tumori alla mammella sono i più comuni nella femmina, così come nella donna accade con il cancro al seno, anche se il suo comportamento è più simile al tumore alla mammella della gatta, più spesso molto aggressivo rispetto a quello della cagna. In base agli studi sembra che le razze piccole siano più predisposte (es. Chihuahua, Yorkshire Terrier, Maltese, Pinscher etc.), ma anche molte razze grandi hanno un alto rischio di sviluppare tumori mammari come Springer Spaniel, Cocker Spaniel, Setter Inglese, Pastore Tedesco, Dobermann, Boxer, etc.

Un altro tumore molto frequente nel cane è il Linfoma, in particolare il Linfoma multicentrico. Le razze maggiormente predisposte sono soprattutto razze medio-grandi come Boxer, Dobermann, Rottweiler, Bovaro del Bernese, Bullmastiff, Pitbull, San Bernardo, Setter Irlandese, etc.  

L’Emangiosarcoma è il più comune tumore alla milza nel cane, descritto soprattutto in alcune razze come il Pastore Tedesco, Golden e Labrador Retriever, Greyhound e altre razze di grossa taglia. 

Mentre, l’Osteosarcoma è il più comune tumore osseo primario del cane, e più comunemente si sviluppa nelle ossa lunghe, in particolare omero, radio e femore, causando dolore e zoppia progressiva. Le razze più colpite sono razze grandi e giganti come Pastore Tedesco, Rottweiler, San Bernardo, Golden Retriever etc. 

[custom anchor="target" value="6" text="Quali sono i tumori più frequenti nel gatto?"]

Nel gatto, uno dei tumori più comuni è il Linfoma e la forma più diffusa è il Linfoma intestinale; inoltre, sembra che il Siamese abbia una certa predisposizione, anche se la maggior parte dei casi si verifica nei gatti domestici comuni. Altri tumori comuni sono il Carcinoma squamoso cutaneo, che si sviluppa soprattutto a livello di padiglioni auricolari, palpebre e piano nasale nei gatti a mantello chiaro, stimolato dalla prolungata esposizione ai raggi ultravioletti del sole, e il Carcinoma squamoso del cavo orale, che in particolare si puo’ sviluppare sulla gengiva e la mucosa della mascella, della mandibola, della lingua, dell'area sublinguale o della regione tonsillare, causando difficolta’ nell’alimentazione.

[custom anchor="target" value="7" text="Come prevenire i tumori?"]

In generale, anche se il tuo cane o gatto sta bene, almeno un controllo annuale, o semestrale nei soggetti anziani, dal tuo Medico Veterinario è sempre consigliato. Di seguito vengono riportati alcuni consigli e suggerite alcune accortezze che possono consentire di scovare precocemente un tumore.

Dato che la maggior parte dei tumori del cane e del gatto sono tumori della pelle, accarezzare e massaggiare spesso e con attenzione il proprio animale, permette di sentire lesioni e noduli cutanei o sottocutanei, che poi dovranno essere sottoposti all’attenzione del vostro Medico Veterinario. In particolare, bisogna prestare attenzione a quei noduli che crescono improvvisamente, che presentano rossori, ulcerazioni o un colore nero come nel caso del Melanoma, o che mostrano un comportamento anomalo, ad esempio crescono e si riducono o cambiano colore all’improvviso, come ad esempio capita nel Mastocitoma. Inoltre, bisogna controllare bene anche lesioni o gonfiori negli spazi tra le dita, sui polpastrelli o alla base dell’unghia, soprattutto se tardano a guarire, perché’ possono essere un campanello di allarme per lesioni tumorali in queste sedi. Su tali neoformazioni, il Medico Veterinario potrà eseguire l’esame citologico attraverso agoaspirazione con ago sottile ed esaminare i campioni cellulari al microscopio per emettere un sospetto. 

Nella femmina, la palpazione regolare delle mammelle aiuta a captare noduli mammari in fase precoce che potrebbero essere tumori al seno, in modo tale da intervenire quanto prima.

Controllare occhi, orecchie, naso e bocca. Soprattutto nel gatto a mantello bianco o chiaro, lesioni o crosticine su punta delle orecchie, palpebre e naso potrebbero nascondere un carcinoma squamoso. 

Se il tuo gatto ha un mantello chiaro, o se hai un cane con pelo corto e mantello chiaro, evita le esposizioni prolungate al sole, e quando lo fa, applica le apposite creme solari disponibili in commercio per gli animali. 

Se il tuo pet non mangia o mangia con difficolta’, ma sembra avere fame, controlla in bocca, potrebbero esserci delle lesioni sospette da sottoporre al tuo Veterinario.

È importante fare attenzione ad alcuni sintomi come ad esempio dimagrimento, perdita di appetito, letargia e debolezza. Se il tuo pet non mangia o mangia poco, perde peso, dorme di più e non ha la solita voglia di giocare, è bene fare un check up dal tuo veterinario.

Anche la zoppia, improvvisa o graduale, può essere un campanello di allarme e non va sottovalutata; alcuni tumori molto aggressivi alle ossa infatti si rendono evidenti cosi’, come l’osteosarcoma. 

Alcuni tumori comuni nel cane e nel gatto possono essere prevenuti con la chirurgia preventiva, come ad esempio nel caso di tumori ormono-dipendenti. Infatti, è riconosciuto che la sterilizzazione precoce della femmina riduce il rischio di cancro alla mammella nella cagna rispetto alle cagne intere e in misura minore anche nella gatta, e che la castrazione del cane maschio aiuta a prevenire lo sviluppo di adenomi perianali oltre che, chiaramente i tumori ai testicoli. Un altro esempio di chirurgia preventiva è la rimozione di eventuali testicoli ritenuti in addome o nel canale inguinale (criptorchidi), ossia testicoli che non migrano nella loro sede naturale, lo scroto, e i quali hanno un alto rischio di sviluppare tumori. 

Nel gatto le principali forme di chirurgia preventiva sono la castrazione soprattutto dei maschi che vivono all’aperto, per limitare le possibilità di contagio di malattie infettive come il virus della leucemia felina e dell’immunodeficienza (FIV e FeLV); queste infatti si trasmettono per via sessuale e attraverso il passaggio di fluidi biologici ad esempio durante le lotte con morsi e graffi e aumentano il rischio di sviluppare tumori come Linfoma e Leucemia. Inoltre è disponibile anche il test sierologico su sangue per queste due malattie e per la leucemia felina esiste anche la possibilità di vaccinazione. Un altro esempio è la rimozione chirurgica di lesioni precancerose sulla pelle di gatti a mantello bianco, per prevenire la trasformazione in senso neoplastico. 

[custom anchor="target" value="8" text="Quali procedure diagnostiche sono disponibili in oncologia veterinaria?"]

La diagnostica oncologica veterinaria ha subito un’importante evoluzione negli ultimi decenni; procedure un tempo riservate solo all’uomo, oggi sono disponibili anche per i nostri animali. Esame citologico, istopatologico ed immunoistochimico sono i test più comunemente utilizzati per l’identificazione del tipo di tumore e dei marker tumorali. Ma sono ormai disponibili anche moderni test genetici di grande interesse, come ad esempio la Citofluorimetria a flusso e il test di clonalita’ molecolare PARR, indagini diagnostiche e prognostiche molto usate in oncologia umana, e utilizzate anche in campo veterinario, ad esempio per l’identificazione, caratterizzazione e il monitoraggio di Linfomi e Leucemie. La ricerca della malattia minima residua (MMR) è una delle applicazioni più interessanti della genetica in ambito oncologico, poiché consente di individuare la presenza del tumore prima e dopo la terapia. Ancora, procedure come Linfagio-TC e Linfangiografia, che attraverso l’iniezione di particolari soluzioni di contrasto iodate intorno al tumore primario e scansioni radiografiche o TC in sequenza, consentono di identificare i linfonodi cosiddetti “sentinella”, ossia quelli che drenano il tumore e dunque dove potenzialmente possono impiantarsi precocemente le metastasi, al fine di asportarli preventivamente.

[custom anchor="target" value="9" text="Quali terapie oncologiche sono disponibili in medicina veterinaria?"]

La medicina oncologica veterinaria ha fatto passi molto importanti negli ultimi anni, anche se ancora lontani dai progressi e dai traguardi raggiunti in medicina umana. 

Le terapie oncologiche più utilizzate comprendono la chirurgia oncologica e la chemioterapia. La chemioterapia si divide in chemioterapia tradizionale, ossia l’impIego di farmaci, spesso per via endovenosa, somministrati ad alte dosi ad intervalli regolari, e la chemioterapia metronomica, una nuova modalità che consiste nell’assunzione di farmaci per via orale, a basse dosi, ma in maniera continuativa, spesso giornalmente e con meno effetti collaterali. 

Nell’ultimo decennio anche in medicina veterinaria hanno preso campo anche altri approcci di alta specialità, come la Radioterapia (radicale, adiuvante o palliativa), che consiste nell’utilizzo di radiazioni ionizzanti (raggi gamma, raggi X, elettroni) prodotti da speciali apparecchiature (acceleratori lineari) per eliminare le cellule tumorali e ridurre i tumori, e l’Elettrochemioterapia, un particolare trattamento utilizzato per i tumori solidi che si avvale di impulsi elettrici per facilitare il passaggio dei farmaci chemioterapici all’interno delle cellule tumorali per ucciderle. 

L’ultima frontiera della lotta al cancro è l’Immunoterapia, che consiste nella somministrazione di sostanze, in genere anticorpi diretti contro le cellule tumorali, che attivano il sistema immunitario del paziente spingendolo ad attaccare le cellule malate, come farebbe nei confronti di un virus o un batterio. Attualmente sono in corso d’opera importanti studi in medicina veterinaria per lo sviluppo di vaccini per alcuni tumori come Osteosarcoma e Melanoma.

[custom anchor="target" value="10" text="Oncologia veterinaria: un modello per la medicina umana?"]

Nella maggior parte dei casi, la medicina veterinaria ha tratto e trae molti spunti usando come modello il paziente oncologico umano per l’applicazione e lo sviluppo di farmaci, approcci terapeutici, procedure diagnostiche, etc. negli animali. Tuttavia alcuni tumori animali sono molto simili alla controparte umana, e ciò li rende un modello di studio per l’uomo. Ne sono esempio l’osteosarcoma e i tumori della mammella del gatto, ma ultimamente anche altri.

[custom anchor="target" value="11" text="Palliative-care nel paziente oncologico: di che si tratta?"]

Le cure palliative sono parte integrante delle cure oncologiche. Purtroppo nella maggior parte dei casi, il tumore o le cure oncologiche stesse (es. la chemioterapia), possono causare dolore e malessere al tuo animale, per questo motivo anche in medicina veterinaria esistono terapie del dolore per alleviare i sintomi legati al tumore, oltre ad altre terapie di supporto, ad esempio terapie per prevenire la nausea durante la chemioterapia, integrazioni vitaminiche e diete con nutrienti specifici, cosi’ come accadde in medicina oncologica umana. 

Inoltre, le cure palliative stanno prendendo sempre più campo, anche nei pazienti oncologici terminali, per i quali le cure oncologiche tradizionali non funzionano o non è purtroppo possibile una cura. Si tratta di farmaci come antiemetici, antidolorifici, antinfiammatori, vitamine e infine, anche i derivati della cannabis stanno destando molto interesse negli animali, come già accade in medicina umana. Le terapie palliative sono usate allo scopo di alleviare le sofferenze per garantire, fin quando possibile, una qualità di vita dignitosa ai nostri animali. 

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